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Pace a tutti,

mi chiamo Roberta Orlando e sono nata e cresciuta in una famiglia cattolica praticante. Fin da piccola sentivo la spinta di andare sempre più in profondità nella conoscenza di Dio perché sentivo che doveva esserci qualcosa di più. Quando avevo 22 anni la mia vita è quella della mia famiglia fu sconvolta da un terribile lutto, il mio papà morì improvvisamente a soli 51 anni, lasciando un vuoto incolmabile ed una famiglia distrutta emotivamente ed economicamente. In quella terribile circostanza fummo aiutati dai fratelli di una chiesa, che mio padre frequentava già da un pò. In seguito venni a sapere che Dio aveva fatto delle promesse a mio padre prima di prenderlo con Sé, cioè che noi figli avremmo conosciuto Dio... Così prima mia sorella Margherita e successivamente anche io aprimmo il cuore a Dio scoprendo che ciò che veramente io cercavo era una relazione con Gesù, senza filtri e bugie. Il mio fidanzato che successivamente diventò mio marito non accettava questa mia conversione e non faceva altro che ostacolarmi, mi portava in chiesa solo per le occasioni, precisando sempre che più di la non sarebbe mai andato e non sarei dovuta andare neanche io. Era molto attaccato alla tradizione, anche se amava stare con alcuni fratelli che aveva conosciuto. Mentre in me invece il desiderio di lodare e adorare Dio in spirito e verità cresceva sempre di più. Passarono così anni molto duri, di nascosto partecipavo alle preghiere con alcune sorelle e pregavo sempre che il Signore mi desse la possibilità di amarLo alla luce del sole, anche se dentro di me sapevo che solo con la mia imposizione le cose potevano cambiare ma non ne avevo la forza. Ad un certo punto della nostra vita le cose peggiorarono, mio marito perse il lavoro, avevamo una bambina piccola e il mondo sembrava crollarmi addosso. Così una mattina di 3 anni fa decisi di impormi con mio marito dicendogli che sarei andata ad un culto, la domenica successiva con mio immenso stupore venne con me. Il mio pianto e il mio grido erano saliti a Dio. Adesso ripenso a quei momenti tristi nei quali resistevo solo grazie alla fede e all'amore di Dio. Oggi frequento la chiesa con mio marito, insieme serviamo il Signore, e con immensa gioia partecipo ad un progetto prendendomi cura dei bambini. Voglio dunque incoraggiarti, caro lettore, a dare tutto il tuo cuore a Gesù, solo Lui può trasformare il tuo pianto in gioia. Non abbatterti, credi e Dio ti stupirà oltre ogni limite. Dio mi diede un verso come promessa ed io voglio condividerlo con te che stai leggendo : " Io conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome"

(Apocalisse 3:8)...Non smettere mai di pregare...

 

Roberta Orlando

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