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Pace a tutti,

Mi chiamo Rosy Zerbo e ho sempre amato Dio infatti frequentavo costantemente la chiesa cattolica, anche se mi mancava qualcosa, ero alla ricerca di un Dio vivo e vero e sentivo che attorno a me tutto era "religioso" ovvero non vi era nessuna relazione con Dio. Ventidue anni fa entrai per la prima volta in una chiesa evangelica pentecostale, (quello che non sapevo sarebbe diventata la mia unica e sola chiesa) per accompagnare mio fratello e ricordo che fui avvolta dalla presenza di Dio e attraverso un canto ho riflettuto su dove fossi stata fino a quel momento: quello era il posto in cui volevo conoscere Dio e far crescere i miei figli. Da quasi subito io e Daniele, mio marito, decidemmo di intraprendere quel cammino che ci avrebbe portato alla salvezza e al servire Dio, desiderio che avevamo da sempre; dopo circa un anno da quella decisione decidemmo di avere un altro bambino, avevamo già un bambino, Antonio, e se pensavo a quello che ho dovuto subire per avere il mio primo figlio mi passava subito la voglia pure di pensare ad un altro figlio. Prima di avere ad Antonio avevo avuto una prima gravidanza che però si è fermata al 7° mese, è stato un grande dolore per me e Daniele e quando aspettavo ad Antonio la situazione non si è presentata rosea infatti sono stata costretta a stare a letto per quasi tutto il tempo della gravidanza e i medici mi dicevano che tutte le mie gravidanze sarebbero state alla stessa maniera, quindi pensare ad un altro figlio equivaleva pensare a stare 9 mesi a letto... Quando ho saputo di aspettare un secondo figlio mi inginocchiai e piangendo misi nelle mani di Dio quella gravidanza poiché avevo veramente paura di dover "soffrire" per 9 mesi, al primo controllo ginecologico il mio medico mi disse che in me era successo qualcosa di impossibile cioè era come se il mio utero fosse stato ricostruito: Dio aveva compiuto il miracolo che io avevo chiesto; ho lavorato per tutto il tempo della gravidanza, accudivo Antonio che comunque era molto piccolo, aveva due anni, e tutto è andato bene compreso il parto... Dio aveva fatto in me l'opera completa. Oggi ringrazio il Signore per quello che ci ha donato, soprattutto per i miei figli che sono preziosi ai Suoi occhi; durante questi 22 anni ho imparato che diventare credenti non vuol dire essere esenti dalle difficoltà ma nelle difficoltà non essere soli, c'è Dio che con la forza e la pazienza che ci da ci aiuta a superare tutto con più facilità infatti LA SUA GIOIA È LA MIA FORZA.


Rosy Zerbo

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