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Pace,

Mi chiamo Simona. Molti di voi mi conoscono come la nuora del pastore. Oggi servo il Signore insieme a mio marito Luca nella comunità del pastore Di Marco Carmelo. Sono cresciuta in una famiglia cristiana, mio padre è un pastore e sin da bambina ho avuto modo di crescere nell'educazione cristiana, partecipando a convegni, campeggi e riunioni che hanno fatto in modo che già dai primi anni della mia vita potessi conoscere e innamorarmi di Dio. Ricordo che durante un culto domenicale la moglie di un missionario, ospite in chiesa da mio padre, guardandomi negli occhi mi disse questa frase: "Io sento che il Signore farà cose grandi nella tua vita". Ho subito riconosciuto e accettato quelle parole come una promessa da parte di Dio per la mia vita. Sono una persona particolarmente sensibile e questa sensibilità nel periodo della mia adolescenza è sfociata in una forma di debolezza. Avevo paura delle mie fragilità, avevo paura di non essere mai all'altezza, vivevo con i sensi di colpa per le cose in cui non riuscivo e all'età di sedici anni circa, ho iniziato ad avere problemi di disordine alimentare, ero diventata una persona bulimica. Mangiavo e vomitavo ad ogni pasto, avendo l'illusione che in questo modo avevo il controllo di quello che accadeva. Non c'era voluto tanto tempo per comprendere che questa situazione non era qualcosa che potesse glorificare Dio ma ormai faceva parte di me. Non avevo la capacità e la forza per smettere e nella mia mente immaginavo quei traguardi della vita importanti in cui questa malattia mi avrebbe accompagnata, dalle relazioni con gli altri alla nascita di un figlio, mi chiedevo come avrei fatto in gravidanza e mi organizzavo nella mente per trovare delle soluzioni. Sono trascorsi diversi anni durante i quali la mia relazione con Dio era parecchio altalenante. Lo amavo ma i sensi di colpa mi bloccavano nell'andare avanti. Il giorno del mio compleanno mi sono guardata attorno e ho visto tutto quello che Dio aveva fatto per me, mi aveva dato una famiglia meravigliosa, persone che mi amavano e stimavano, capacità, talenti, ho percepito il suo immenso amore in un modo nuovo e ho compreso all'improvviso senza nessun grande sforzo che era arrivato il tempo di lasciare il controllo della mia vita a a Dio. Mi sono ricordata di quella promessa che il Signore mi aveva fatto. Ho compreso che se fossi entrata nello scopo che Dio aveva per me sarei stata una persona che avrebbe dato fastidio al nemico e ho riconosciuto tutti i suoi tentativi e le sue tattiche per ostacolare questo. La grazia di Dio è stata sufficiente ad aprire i miei occhi. Dio mi ha guarita e liberata da tutti quei pensieri sbagliati. Oggi guardo ad ogni difficoltà trascorsa come un occasione per aver imparato qualcosa e dare gloria a Dio. Siamo noi che decidiamo cosa fare delle nostre difficoltà e dei nostri limiti. La mia preghiera per te che stai leggendo è che tu possa scegliere oggi di usare ogni tua difficoltà, ogni situazione che sembra impossibile raggiungere come motivo di testimonianza alla gloria di Dio. Egli stesso dichiara alla nostra vita. Geremia 29:11 dice: "Infatti, io so i pensieri che ho per voi, dice il Signore,  pensieri di pace e non di male per darvi un futuro e una speranza."

Simona Genovese

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